Evidences
Educazione alla salute: uno stato di Benessere Totale

Che cos'è la salute?

Come preservarla e farla fiorire sia per noi che per le generazioni future?

Il mondo medico e paramedico, così come i pazienti, sono radicalmente divisi rispetto al modo di curarsi.

Il dibattito su quale tipo di metodo di cura da adottare non è ancora finito.
Bisogna optare per delle cure classiche o complementari o entrambe?
Ogni protagonista sembra chiuso nei suoi ragionamenti e cerca costantemente delle prove che possano contrariare o denigrare il punto di vista dell'altro.

Ossessionati dalla malattia , essi dimenticano di centrarsi su ciò che è fondamentale: la salute.

In attesa, secondo l'OMS, “una bomba a scoppio ritardato, economica e sociale, si sta preparando: vista la crescita vertiginosa delle malattie depressive e ansiose, saremo costretti a confrontarci con uno dei più grandi problemi di salute negli annni a venire.”

Secondo l'OMS, “ da qui al 2020, la depressione diventerà la seconda causa d' invalidità nel mondo, dopo i disturbi cardiovascolari”.

E se, per far fronte a questa situazione, usciremo dallo sterile dibattito sulla malattia? Se aderissimo ad un nuovo modo di prenderci cura di noi, oltre che ogni giorno potrebbe essere vettore di migliorìe per ognuno di noi, aiuteremmo le future generazioni a creare un mondo dove è bello vivere.

Per generare un cambiamento prima del 2020, un “decondizionamento massivo” dalla sofferenza e dalla malattia s'impone.

Innanzi tutto è bene ricordare che il nostro corpo è concepito per la vita e per il piacere e non per la malattia, la sofferenza e la morte prematura.

Il corpo è biologicamente strutturato per mantenersi costantemente in forma e in buona salute, autogenerarsi e autoguarirsi. Ricordatevi che ad ogni respiro, senza che noi vi prestiamo attenzione, centinaia di milioni di reazioni chimiche accadono, per rispondere ai bisogni di ogni funzione dell'organismo. La nostra unica responsabilità nel mantenimento di questo equilibrio è quella di rispondere ai segnali corporali che riceviamo per alimentarci, dis-alterare o definire un risentito, allo scopo di effettuare un cambiamento nelle nostre vite.

Il nostro corpo è la più sofisticata di tutte le tecnologie esistenti, ma il marketing delle società farmaceutiche ed i sempre eterni dibattiti centrati sulla malattia, ce l'hanno fatto dimenticare.

Il numero di individui che hanno perso la fiducia nel loro corpo e che non sono più coscienti delle proprie capacità innate è senza precedenti. Il riflesso non è più di ascoltare e di comprendere per mantenere o fare fiorire la salute, bensì quello di dirsi che se i sintomi ci sono, la medicina, qualunque essa sia, se ne occuperà.
Noi ci curiamo secondo l'immagine americana di mangiare. Esiste un sovra-consumo di cure e di pillole “miracolose” di tutti i generi. La rapidità e la passività nell'azione sono divenute dei concetti di cura.

Malgrado il fatto che i politici di molti stati occidentali siano già intervenuti, a più riprese, mettendo il campanello d'allarme nel limitare la prescrizione di antibiotici e di antidepressivi (per citarne solo alcuni), il popolo non riesce ad immaginare che sta servendo gli interessi economici delle industrie farmaceutiche.

Accecati da un marketing centrato sull'aumento della speranza di vita e soprattutto sulla paura della malattia e della morte, sono numerosi coloro che si alienano alle sostanze chimiche e alle cure di tutti i generi.

Ciò che è grave non è tanto essere posseduti da una medicina, da delle cure o da dei farmaci, bensì che così facendo l'uomo ha dimenticato il funzionamento naturale del proprio corpo. E' divenuto incapace di utilizzare la potenza del suo mentale per ascoltare i segnali corporali che l'aiutano a prendersi cura del proprio organismo.

La spirale del marketing ha tagliato l'uomo dalla sua capacità di prendere in considerazione un risentito e a cambiare.
Come pure di non stupirsi del cronicizzarsi delle malattie psichiche e fisiche.

Ciò che è grave è che viviamo in un mondo sempre più folle. I manicomi, le prigioni e le sette riempiono il mondo e noi non ci rendiamo conto del modo in cui partecipiamo a questa follia.

Non è grave essere folli o malati, ciò che è grave è di fare tutto per rimanerci o di fare senza posa la stessa cosa per non esserlo più.

L'OMS, cosciente che i disturbi mentali sono all'origine della violenza, della dipendenza all'alcool, dell’uso di sostanze psico-attive, dei numeri vertiginosi di suicidi, così come della difficoltà di certi adulti ad esercitare le loro funzioni genitoriali e professionali, ha creato numerosi programmi d'aiuto sin dal 2008.

In seguito all'approfondita valutazione dell'OMS sulla situazione della salute su tutti i continenti, le Sue dichiarazioni sono divenute limpide:

  • “Non c'è salute senza salute mentale. Le relazioni tra i componenti fisici e mentali della salute sono multipli e vari.”
  • “ I disordini mentali aumentano il rischio di soffrire di malattie trasmissibili e non trasmissibili.”
  • “Numerose condizioni patologiche aumentano il rischio di soffrire di disordini mentali e questa co-morbosità non solo complica la ricerca d'aiuto e di trattamento, ma influisce anche sui pronostici.”

Queste dichiarazioni vengono, tutto sommato, a sostenere il modo in cui l'OMS definisce la salute da molto tempo.

Per l'OMS, “La salute è uno stato di completo ben-essere fisico, mentale e sociale e non consiste solamente in una assenza di malattia o infermità.”

In altre parole, questa definizione ci dice che per far fiorire la salute:

  • Noi dobbiamo vegliare allo stesso tempo sul nostro benessere fisico, mentale e sociale.
  • Noi non possiamo curarci o agire preventivamente senza realizzare che i nostri sintomi fisici nascono da una mancanza a livello del nostro ben-essere mentale e sociale.
  • Una assenza di sintomi fisici non è sufficiente per essere in buona salute. Tutti le persone fisicamente sane, possono essere persone malate mentalmente e socialmente.

Per prenderci cura della nostra salute, è dunque primordiale concepire che il ben-essere fisico, mentale, sociale è comprenderne bene le interazioni.

Che cos'è il ben-essere fisico?

E' avere un corpo sano e armonioso vivendo secondo le leggi della natura e mettendosi in movimento con fluidità e flessibilità.

Che cos'è il ben-essere sociale?

E' avere un lavoro, essere rispettato dai superiori, apprezzato dai colleghi. E' avere un alloggio decente e adatto ai propri bisogni. E' vivere in un gruppo che rispetti l'individuo, gli apporti un'educazione sufficiente, non lo renda vittima di bullismo circa il sesso, il colore della pelle o l'appartenenza religiosa....

Che cosa è il ben-essere mentale?

Secondo l'OMS, per provare ben-essere mentale, una persona deve potere:

  • adattarsi alle diverse situazioni della vita, fatta di frustrazioni e di gioie, di momenti difficili da attraversare o di problemi da risolvere.
  • Avere sufficientemente fiducia in sé per adattarsi ad una situazione della quale non può cambiare nulla o per modificarla se ciò è possibile.
  • Vivere il suo quotidiano, libera dalle paure o dalle vecchie ferite che potrebbero contaminare il suo presente e/o perturbare la sua visione del mondo.
  • Essere capace di provare del piacere nelle relazioni con gli altri.

Risentire un ben-essere mentale è, infatti, riuscire a stabilire un equilibrio tra tutti gli aspetti della sua vita: fisica, psicologica, spirituale, sociale ed economica. Non è mai qualcosa di statico, è piuttosto qualcosa che fluttua in un continuum, come la salute fisica.

Quando non siamo in equilibrio fisico, mentale e sociale, il nostro corpo ci invia segnali di allarme sotto forma di un DISAGIO o di un MAL-ESSERE (cioè l'assenza del ben-essere).

Noi dobbiamo essere vigili per non sprofondare in questa spirale di disagio e mobilitare tutte le nostre capacità per gestire, nel minor tempo, la situazione che ci disturba. Non rimediare al nostro MAL-ESSERE significa correre il rischio di ammalarsi a breve o lungo termine.

Che ne direste di scoprire approssimativamente a che punto siete?

Valutate la vostra salute mentale con l'aiuto dei criteri dell'OMS:

1) Di cosa dovrebbe essere capace una persona di buona salute mentale?

  • di realizzarsi
  • di superare le normali tensioni della vita
  • di effettuare un lavoro produttivo e
  • di contribuire alla vita del suo ambiente.

Valutatevi in queste diverse capacità, dandovi una probabilità su 10:

  • A che punto siete delle vostre capacità di realizzarvi pienamente? Riuscite a superare le tensioni della vostra vita? A realizzare un lavoro produttivo? A contribuire alla vita del vostro ambiente quotidianamente?
  • Siete sempre capaci di adattarvi alle diverse situazioni frustranti della vostra vita? Nei momenti difficili da attraversare? Nel risolvere i problemi? Avete sufficientemente fiducia in voi per adattarvi ad una situazione per la quale pensate che non potete fare niente per cambiarla o a rilevare direttamente le vostre mancanze per lavorarci sopra e modificarla?

2) Quali sono i fattori di rischio che indeboliscono la salute mentale?

  • Delle pressioni socio-economiche persistenti,
  • un cambiamento sociale rapido,
  • la violazione dei diritti dell'uomo,
  • la discriminazione come donna,
  • l'esclusione sociale,
  • delle condizioni di lavoro faticose,
  • un modo di vita malsano,
  • la pressione generata dai rischi costanti di violenza o di cattiva salute fisica.

Quanto valutate la presenza di questi fattori nella vostra vita su un range di 10?

3) - A cosa vi serve valutare la vostra salute mentale secondo questi criteri?

Prima di tutto vi valuterete secondo questi criteri che vi faranno rendere conto di come la vostra salute mentale è, o è stata, messa a rischio (o al peggio) attraverso le difficoltà sociali (familiari, amorose, amichevoli e professionali). Potete, da qui, comprendere meglio il MAL-ESSERE che provate o avete provato in certi periodi della vostra vita.

Non sono i fatti che ci rendono malati, ma gli effetti soggettivi negativi che essi producono su di noi e che non sappiamo gestire. Imparare a dinamizzare la nostra salute mentale per gestire questi effetti è di importanza capitale.

Le malattie non ci arrivano per caso, un bel mattino, senza preavviso. Il nostro malessere si esprime prima nel nostro entourage e nel nostro ambiente prima di prendere la via del corpo.

In occidente non siamo educati agli studi del linguaggio del nostro entourage ambientale e del nostro corpo. Dobbiamo imparare ad osservare. E' necessario imparare a tradurre questi messaggi emozionali in parole e osservare da quanto tempo questo tipo di situazione ricorre, oltre a come poter fare per pulire il nostro passato e agire nel presente per porgli fine.

Il corpo, attraverso il risentito che risveglia in noi, è la miglior guida e consigliera che ognuno di noi possa avere per comprendere la propria vita e le sue sofferenze.

Ci dà sempre così tanti indizi su ciò che potremmo vivere sia per coltivare la gioia che per scoprire ciò che ci genera il malessere nelle nostre vite e porci rimedio.

Realizzando che la salute è l'espressione del nostro ben-essere fisico, mentale e sociale, possiamo affermare sempre più che è il nostro bene più prezioso.

Tendere ogni giorno verso più salute, è tendere verso più ben-essere. E cosa è il ben-essere senza la gioia di vivere?

E' il ben-essere che porta l'abbondanza nelle vostre relazioni amorose, familiari e professionali, non il mal-essere.

E' necessario imparare a gestire la propria salute fisica e mentale diversamente dall’uso di medicine, di cure o di droghe di tutti i generi.

Scegliere di investire in questa via vi porterà ogni giorno vantaggi ed il vostro investimento si ripercuoterà sulle generazioni a venire attraverso l'educazione che avrete dato ai vostri figli.

Che la salute mentale, sociale e fisica sia con voi!!!

Eduard et Judith Van den Bogaert

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